Joker
Jeep Wrangler Rubicon JK Unlimited 2.8 CRD
Gran bel fuoristrada il Wrangler Rubicon. Con lui arrampichi dappertutto, viaggi forte anche su strada ma…. se carichi qualcosa di più del cesto da pic-nic sei già nei guai
La sua capacità di carico è davvero scarsa e per aggirare il problema dello spazio a bordo c’è soltanto una soluzione: scegliere la versione Unlimited cinque porte, a passo lungo.
Adesso sì che puoi trasportare amici e bagagli senza problemi, ma sorge allora un altro inconveniente. La mobilità del Unlimited è infatti penalizzata proprio dalla lunghezza del passo, che riduce non poco l’angolo di dosso e la capacità di muoversi sui terreni sconnessi. E’ qui che interviene la G-Force, azienda che si è specializzata nell’elaborazione e negli allestimenti della gamma Jeep. Con questa elaborazione il team di Nicolò Porrini ha voluto eliminare gli inconvenienti del passo lungo, per regalare al Wrangler Unlimited un’eccellente mobilità. L’obiettivo da raggiungere era ben chiaro già prima di iniziare i lavori in officina. Bisognava intervenire per migliorare le prestazioni off road, senza però rinunciare alla precisione di guida su strada e senza penalizzare il comfort.
La personalità inoltre è decisamente più forte rispetto al modello di serie, grazie ai numerosi interventi sulla carrozzeria che hanno soprattutto una precisa valenza tecnica
ESTERNI
Se è la prima impressione quella che conta, ebbene questo Rubicon Joker – così l’ha chiamato il suo proprietario – si presenta subito bene grazie al rialzo delle sospensioni di 6 pollici.
La personalità inoltre è decisamente più forte rispetto al modello di serie, grazie ai numerosi interventi sulla carrozzeria che hanno soprattutto una precisa valenza tecnica.
A iniziare dal solido paraurti anteriore Rugged Ridge che copia perfettamente i contorni della calandra e dei parafanghi.
La caratteristica di questo paraurti è l’essere estremamente compatto e, a differenza di quello di serie, di garantire un ottimo angolo di attacco.
I baffi laterali molto alti e compatti lasciano libera la ruota anteriore di appoggiare su rocce e gradini, per attaccare le rampe più difficili.
Un piccolo bull bar incornicia il verricello elettrico G-Winch 9,5 XDI, che può essere facilmente usato anche a cavo doppio grazie ai solidi anelli imbullonati al paraurti.
Il paraurti posteriore della stessa Rugged Ridge è compatto e ben disegnato, ed è dotato di un solido cancello portaruota capace di reggere il peso dello pneumatico maggiorato.
I cerchi in lega leggera Ninja 8x 17” calzano infatti dei generosi BF Goodrich Mud-Terrain 37×12.50R17, una misura che ha imposto di adottare dei parafanghi maggiorati Bestop.
Questi parafanghi sono più larghi di 50 millimetri e sono raccordati tra di loro da una nuova fascia sottoporta, molto compatta e perfettamente integrata con la carrozzeria.
Lo snorkel, i compatti fari a led da 5 Watt alla base del parabrezza e il nuovo cofano motore contribuiscono ad esaltare la grinta del Joker.
Il cofano in vetroresina realizzato dalla G-Force è più leggero di quello originale in lamiera ed è dotato di ampie griglie di aerazione per dissipare il calore.
MOTORE E TRASMISSIONE
Il 4 cilindri 2.8 litri del JK eroga 200 cavalli, con la generosa coppia motrice che questo turbodiesel sa elargire.
C’è dunque tutta la potenza che serve per un utilizzo turistico anche estremo ed è per questo che si è deciso di non lavorare sul motore.
Unica concessione è il nuovo tubo di scarico con uscita laterale, preferito per non intralciare il lavoro delle nuove sospensioni a lunga escursione.
Il reparto trasmissione è invece stato oggetto di sapienti interventi, decisi per migliorare l’affidabilità della catena cinematica.
I foderi dei ponti rigidi anteriore e posteriore sono stati irrobustiti con tubi di rinforzo, mentre gli attacchi dei puntoni longitudinali di articolazione sono rinforzati mediante protezioni saldate, che hanno anche la funzione di slitta paracolpi.
Anche l’attacco inferiore degli ammortizzatori è dotato di rinforzo a slitta saldato inferiormente.
Dei generosi rinforzi a “C” sono inoltre saldati all’estremità del ponte anteriore, per irrobustire il supporto delle ruote.
All’interno dei ponti rigidi ci sono adesso due semiassi anteriori omocinetici RCV e due semiassi posteriori rinforzati Alloy, mentre le coppie coniche all’interno delle scatole dei differenziali, ora dotate di slitte paracolpi, sono rimaste di serie.
Infine è stato sostituito l’albero di trasmissione anteriore con un elemento speciale, che è capace di lavorare con un angolo maggiore imposto dal rialzo delle sospensioni.
E’ stato sostituito l’albero di trasmissione anteriore con un elemento speciale, che è capace di lavorare con un angolo maggiore imposto dal rialzo delle sospensioni
TELAIO E SOSPENSIONI
Il punto forte di questa elaborazione è nelle sospensioni e nell’aumentata escursione delle ruote. Il rialzo di 6 pollici è stato ottenuto utilizzando nuove molle elicoidali e ammortizzatori Fox Performance con escursione da 14”.
Questi ammortizzatori con il corpo in alluminio, per dissipare meglio il calore, sono dotati di serbatoio supplementare e sono regolabili in compressione, per adattarsi alla natura del terreno come al carico di bordo o allo stile di guida.
Il serbatoio supplementare consente all’ammortizzatore di lavorare con una maggiore quantità di olio e di gas azoto, così da mantenere invariata la sua capacità di assorbire gli ostacoli senza scaldarsi e quindi senza cali di rendimento.
Il kit di rialzo ha imposto di adottare nuovi puntoni longitudinali tubolari di articolazione e nuove barre Panhard.
Per consentire alle barre Panhard di lavorare correttamente, i punti di ancoraggio sul telaio sono stati ridisegnati e abbassati.
Davanti c’è un nuovo castello saldato, mentre dietro c’è un supporto imbullonato a quello originario e ulteriormente fissato al fodero del ponte rigido mediante un cavallotto imbullonato.
L’elevata escursione delle ruote rispetto al telaio ha imposto di cambiare i tubi dei freni con altri più lunghi, mentre un ammortizzatore di sterzo Fox ATS regolabile provvede a stabilizzare l’avantreno.
L’esperienza maturata da G-Force ha poi insegnato che uno sgancio manuale della barra stabilizzatrice anteriore (nascosto sotto il paraurti) è più affidabile rispetto all’originale elettrico se si affrontano spesso percorsi fangosi o ricchi di guadi.
GAGLIARDO – Aggressivo ma elegante, cattivo ma confortevole. Il JK di G-Force è docile e inarrestabile
Quando si dice salire a bordo. Sul Joker si sale davvero, ci si issa ad altezza stratosferica e da lì si domina tutta la strada. L’abitacolo è rimasto immutato, senza alcun intervento, per mantenere intatta l’identità del Wrangler JK.
Il comfort a bordo è paragonabile al modello di serie.
Anzi è addirittura migliore perché molle e ammortizzatori hanno una taratura molto indovinata.
Non si avverte alcuna vibrazione proveniente dal reparto trasmissione o dalle ruote; sembra di guidare un veicolo uscito dalla produzione e non di essere al volante di un 4×4 elaborato.
La precisione di guida è elevata e, merito delle carreggiate larghe, la stabilità nei cambi di traiettoria così come la tenuta in curva non mettono mai in difficoltà.
L’assetto piatto del JK rivisitato dalla G-Force si dimostra valido sugli sterrati, che vengono digeriti con grande disinvoltura.
L’assorbimento delle buche è ottimo e il sovrasterzo di potenza, dopo avere disinserito il controllo di stabilità e trazione, si gestisce facilmente.
Fin qui il Joker sembra una delle tante valide elaborazioni dell’Unlimited.
Ma quando si mettono le ridotte e ci si addentra fra dossi e pietre ecco che la differenza si fa evidente.
Le ruote hanno un’escursione incredibile per un veicolo che, sebbene modificato, non ha subito interventi strutturali.
Il ponte rigido anteriore ha un’articolazione davvero ampia, ben coadiuvato dal ponte posteriore.
Davanti l’escursione della ruota è tale che nei twist estremi il pneumatico può toccare leggermente contro il paraurti, benché questo sia molto alto e compatto.
Prima di partire per un’escursione hard è quindi buona norma smontare i due baffi laterali del paraurti, mantenendo la sola zona centrale fissa che regge il verricello.
Molle e ammortizzatori lavorano molto bene assieme; sono capaci di assorbire anche salti impegnativi, senza che all’atterraggio si verifichi alcun rimbalzo, e riprendendo subito la giusta direzionalità.
E poi quel difetto del Unlimited di serie, ovvero l’angolo di dosso scarso, qui non esiste più per merito del telaio ben alto da terra.
Insomma, trovare un difetto su questo JK è davvero difficile, perché offre un’elevata mobilità in fuoristrada e una guidabilità precisa su strada, mantenendo oltretutto invariati lo stile, il comfort e la personalità del Wrangler di serie.
Un’ultima nota positiva: con poche ore di lavoro il Joker può tornare al suo aspetto originale perché, rinforzi meccanici a parte, tutti i componenti dell’elaborazione sono imbullonati e quindi facilmente smontabili.
(ELABORARE 4X4 – Testo e foto di Eugenio Martignani)